Lunedì 19 novembre 2018 h 21.15 TEATRO ASTRA, Torino INGRESSO GRATUITO
«BUON APPETITO AI PESCI».
IL PENSIERO INFAME SECONDO ALBINATI E VERONESI
In un reading esclusivo per TPE
i due scrittori con i loro nuovi libri di impegno civile
in collaborazione con Baldini+Castoldi e La nave di Teseo
Quando annega un migrante c’è sempre chi sui social augura «Buon appetito ai pesci». Per reazione, quando è esploso il caso della nave Aquarius e dei naufraghi respinti dall’Italia,Edoardo Albinati ha scioccato l’opinione pubblica affermando: «Ho desiderato che su quella nave morisse qualcuno, morisse un bambino». Così sarebbe cessato il gioco cinico di scommettere sulla vita altrui per pura propaganda elettorale. E Sandro Veronesi, fra il blocco dei porti, la nave Diciotti e le torture nei campi libici, offre una testimonianza di prima mano riuscendo a salire a bordo di Open Arms ormai bloccata in porto per intervistare Oscar Camps.
Dall’indignazione e dalla potenza civile della parola sono scaturiti Cani d’estate. Abbaiare contro il razzismo di Sandro Veronesi (La nave di Teseo) e Cronistoria di un pensiero infame di Edoardo Albinati (Baldini+Castoldi). Due pamphlet tra i più forti mai apparsi in Italia su questo tema, che analizzano il vocabolario di un Paese che si scopre razzista e i comportamenti di chi ne cavalca paure ed egoismi per trarne vantaggio politico.
Albinati e Veronesi si confrontano al Teatro Astra lunedì 19 novembre 2018 alle 21.15 in un reading ideato dal direttore TPE Valter Malosti.
Introduce Marco Sodano, giornalista e digital editor La Stampa.
Edoardo Albinati guarda oltre gli schieramenti politici e cerca di scavare più a fondo nelle ragioni di quel suo pensiero infame, così come in tutte le altre forme di cinismo che oggi circolano nel nostro Paese e nel mondo: per portare, cioè, alla luce la parte oscura che è in noi e ci fa diventare spietati. Così il suo pamphlet, duro ma a tratti anche divertente, diventa l’occasione per parlare di altri temi che ci stanno a cuore: l’uso e l’abuso della verità, l’impotenza dei cosiddetti intellettuali, le campagne di odio sui social, l’intoccabile bellezza morale e fisica delle persone, la vita di chi va per mare, il desiderio di giustizia, l’avventura, il coraggio. Sandro Veronesi dimostra come fatti di cronaca, scenari geopolitici e politica di piccolo cabotaggio siano strettamente connessi: il caso Diciotti. L’intervento della Chiesa e dell’Irlanda per sbloccarlo. Un ministro indagato (e poi archiviato) per sequestro di persona, sequestro di persona a scopo di coazione, arresto illegale, abuso d’ufficio e omissione di atti d’ufficio. Il sistema australiano. La recrudescenza del razzismo. L’Onu che riconosce che nei campi libici i migranti vengono torturati, la guerra civile a Tripoli, i “cani selvaggi” addosso a Papa Francesco. «Nel mezzo di tutto questo è arrivato anche il mio gran giorno, quello che è dato nella vita di ogni cane, e finalmente sono riuscito a salire a bordo diOpen Arms».
nfo TEATRO ASTRA @stagionetpe / fondazionetpe.it |
|